Relazione Ventennale ex art. 567 c.p.c.

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La relazione ventennale ex art. 567 c.p.c. è un documento richiesto nel contesto delle esecuzioni immobiliari disciplinate dall’articolo 567 del Codice di Procedura Civile italiano. Si tratta di un elaborato redatto da un professionista qualificato e serve a ricostruire lo stato giuridico di un immobile negli ultimi vent’anni.

analisi della problematica
Contenuto della relazione ventennale :
  • Descrizione dell’immobile:
  • Titolarità del bene
  • Gravami
  • Situazione urbanistica (se pertinente)
A cosa serve la relazione ventennale?

La relazione ventennale ha lo scopo di:

  • Verificare la titolarità del bene immobile: Ricostruisce la catena di trasferimenti di proprietà e atti rilevanti relativi all’immobile negli ultimi 20 anni.
  • Accertare eventuali gravami: Individua ipoteche, pignoramenti, vincoli, servitù o altri diritti reali che gravano sull’immobile.
  • Garantire la trasparenza nelle esecuzioni immobiliari: Fornisce al giudice e agli acquirenti una chiara visione della situazione giuridica dell’immobile, facilitando il prosieguo della procedura esecutiva.
Quando è necessaria?

La relazione ventennale è richiesta nei procedimenti di esecuzione forzata immobiliare per dare seguito a un pignoramento. In particolare:

  • Viene presentata dal creditore procedente, che deve depositarla per avviare la vendita all’asta dell’immobile.
  • È necessaria per dimostrare che il debitore esecutato è effettivamente il proprietario dell’immobile e per verificare se sull’immobile gravano altri diritti o vincoli.
Normativa di riferimento

L’articolo 567 c.p.c. prevede che il creditore, al momento della richiesta di vendita dell’immobile pignorato, debba depositare:

  • La documentazione ipocatastale relativa agli ultimi vent’anni.
  • La relazione, che rappresenta una verifica completa degli atti trascritti o iscritti sul bene.